#EASLCongress – Importanti progressi nell’immunoterapia contro il cancro al fegato: i risultati dello studio CheckMate 9DW

Amsterdam, 8 maggio 2025 – Lo studio clinico CheckMate 9DW ha confermato che la combinazione di nivolumab e ipilimumab offre un significativo beneficio di sopravvivenza nei pazienti con carcinoma epatocellulare non operabile, rispetto ai trattamenti standard con lenvatinib o sorafenib.

I pazienti affetti da carcinoma epatocellulare (HCC) non resecabile presentano tipicamente una prognosi sfavorevole e una funzionalità epatica compromessa. I risultati dello studio dimostrano che la terapia combinata nivolumab + ipilimumab (NIVO+IPI) garantisce tassi di risposta più elevati e una maggiore durabilità degli effetti terapeutici in tutte le categorie di funzionalità epatica esaminate (ALBI grado 1 e 2/3).

“Lo studio CheckMate 9DW ha stabilito che la combinazione di ipilimumab e nivolumab rappresenta un’opzione terapeutica preziosa per il trattamento di prima linea dei pazienti con HCC che necessitano di terapia sistemica,” ha dichiarato il Professor Bruno Sangro, Direttore dell’Unità Epatica della Clinica Universidad de Navarra e membro del CIBEREHD. “Abbiamo ora dimostrato che questo è vero anche in presenza di una lieve disfunzione epatica.”

Questi risultati rappresentano un importante passo avanti nell’approccio terapeutico al carcinoma epatocellulare avanzato, offrendo nuove speranze per i pazienti con questa grave patologia.