#eco2025 – La pubblicità di cibo spazzatura aumenta il consumo calorico nei bambini
Bastano solo cinque minuti di esposizione per far consumare 130 calorie in più al giorno, indipendentemente dal tipo di media pubblicitario
Malaga, 11 maggio 2025 – Uno studio recente presentato al Congresso Europeo sull’Obesità (ECO 2025) a Malaga, Spagna, ha rivelato dati allarmanti sull’impatto della pubblicità di cibi ad alto contenuto di grassi saturi, zuccheri e sale (HFSS) sui bambini e adolescenti.
La ricerca, condotta dall’Università di Liverpool, ha dimostrato che i giovani tra i 7 e i 15 anni esposti a soli 5 minuti di pubblicità di cibo spazzatura consumano in media 130 calorie in più al giorno – l’equivalente di due fette di pane.
Risultati principali dello studio
Lo studio ha coinvolto 240 volontari in età scolare provenienti dalla regione di Merseyside, nel Regno Unito. I partecipanti sono stati esposti a 5 minuti di pubblicità di alimenti HFSS e successivamente a pubblicità non alimentari, attraverso diversi tipi di media.
I risultati hanno evidenziato che:
- Dopo l’esposizione alle pubblicità di cibo spazzatura, i bambini consumavano più snack (+58,4 calorie), più cibo durante il pranzo (+72,5 calorie) e complessivamente più cibo (+130,9 calorie) rispetto a quando erano esposti a pubblicità non alimentari.
- Sorprendentemente, le pubblicità che mostravano solo il marchio (senza prodotti alimentari) erano efficaci quanto quelle che presentavano i prodotti stessi nell’aumentare il consumo.
- L’effetto era simile indipendentemente dal tipo di media pubblicitario utilizzato (audiovisivo, visivo, audio o immagine statica).
- Per ogni unità di aumento dell’indice di massa corporea (IMC standardizzato per età e sesso), i bambini consumavano ulteriori 17 calorie.
Implicazioni per le politiche pubblicitarie
Secondo la professoressa Emma Boyland, autrice principale dello studio, “La nostra ricerca mostra che il marketing di cibi non salutari porta a un aumento sostenuto dell’apporto calorico nei giovani, a un livello sufficiente a causare aumento di peso nel tempo.”
Questa è la prima ricerca a dimostrare che anche le pubblicità che mostrano solo il marchio di cibi non salutari – per le quali attualmente non esistono politiche restrittive a livello globale – aumentano il consumo alimentare nei bambini.
Lo studio arriva in un momento cruciale, poiché molti paesi in Europa e nel mondo stanno considerando l’implementazione di restrizioni sulla pubblicità di alimenti non salutari per contrastare i crescenti livelli di obesità infantile.
Le nuove conoscenze acquisite da questa ricerca potrebbero contribuire alla progettazione di urgenti politiche restrittive sul marketing alimentare per proteggere la salute dei bambini, considerando che le abitudini alimentari sviluppate durante l’infanzia influenzano la salute per tutta la vita.
Un problema complesso che richiede interventi mirati
Le cause dell’obesità sono complesse e influenzate da molti fattori, ma questa ricerca evidenzia chiaramente come anche una breve esposizione al marketing di cibi ad alto contenuto di grassi, sale e zuccheri possa portare a un consumo eccessivo di calorie e potenzialmente all’aumento di peso, soprattutto nei giovani che sono più suscettibili alla pubblicità.
I risultati sottolineano l’importanza di interventi politici che limitino l’esposizione dei bambini a tutti i tipi di pubblicità di cibo spazzatura, incluse quelle che mostrano solo il marchio, indipendentemente dal mezzo di comunicazione utilizzato.