#eco2025 – Tirzepatide supera semaglutide nella riduzione del peso: i risultati del nuovo studio SURMOUNT-5

 

Una nuova ricerca dimostra che tirzepatide offre circa il 50% in più di perdita di peso rispetto a semaglutide nei pazienti con obesità

Malaga, 12 maggio 2025 – Un importante studio clinico ha confermato che tirzepatide, un innovativo farmaco per la gestione del peso, produce risultati significativamente superiori rispetto a semaglutide, uno dei trattamenti più utilizzati fino ad oggi. Lo studio SURMOUNT-5, i cui risultati sono stati presentati al 32° European Congress on Obesity a Malaga e pubblicati contemporaneamente sul prestigioso The New England Journal of Medicine, rappresenta il primo confronto diretto tra questi due farmaci nei pazienti con obesità senza diabete.

Risultati sorprendenti nella riduzione del peso

I partecipanti trattati con tirzepatide hanno ottenuto una riduzione di peso media del 20,2% rispetto al 13,7% con semaglutide nell’arco di 72 settimane di trattamento. In termini pratici, questo significa che i pazienti trattati con tirzepatide hanno perso in media 22,8 kg, mentre quelli trattati con semaglutide hanno perso in media 15,0 kg.

Un numero crescente di medici e pazienti è oggi testimone di livelli di riduzione del peso mai raggiunti prima, grazie ai più recenti progressi nei farmaci per la gestione dell’obesità“, ha dichiarato il Dr. Louis J. Aronne, direttore del Comprehensive Weight Control Center al Weill Cornell Medicine e investigator principale dello studio SURMOUNT-5.

Benefici oltre la bilancia

Lo studio ha mostrato che tirzepatide è risultato superiore anche in altri importanti parametri:

  • Il 64,6% dei partecipanti trattati con tirzepatide ha raggiunto almeno il 15% di perdita di peso, rispetto al 40,1% con semaglutide
  • I pazienti che hanno ricevuto tirzepatide hanno ottenuto una riduzione media della circonferenza vita di 18,4 cm, contro i 13,0 cm dei pazienti trattati con semaglutide
  • Quasi un terzo (32%) dei pazienti trattati con tirzepatide ha raggiunto una riduzione di peso di almeno il 25%, rispetto al 16% del gruppo semaglutide

La riduzione della circonferenza vita è particolarmente rilevante per la salute. Secondo gli esperti, ogni riduzione di 5 cm della circonferenza vita è associata a una diminuzione della mortalità del 7-9%, a seconda del sesso.

Un meccanismo d’azione innovativo

Il Dr. Aronne spiega: “Sebbene sia una singola molecola, tirzepatide attiva farmacologicamente due recettori metabolici, GIP e GLP-1, che hanno funzioni sia sovrapposte che distinte. Questa attività di doppio agonismo di tirzepatide potrebbe contribuire alla maggiore riduzione di peso osservata rispetto a semaglutide, un monoagonista usato nello studio attuale“.

Sicurezza e tollerabilità

Lo studio, che ha coinvolto 751 adulti con obesità senza diabete di tipo 2, ha mostrato che entrambi i farmaci hanno avuto effetti collaterali principalmente gastrointestinali, per lo più da lievi a moderati e verificatisi principalmente durante la fase di aumento del dosaggio. Durante lo studio, il 6,1% dei partecipanti trattati con tirzepatide ha interrotto il trattamento per eventi avversi, rispetto all’8,0% con semaglutide.

Un importante passo avanti nella lotta all’obesità

I risultati completi dello studio SURMOUNT-5 confermano la nuova e straordinaria opportunità che rappresenta oggi l’innovazione terapeutica nella gestione del peso e nel trattamento della malattia obesità, che come sappiamo impatta in modo importante su qualità e aspettativa di vita delle persone che ci convivono“, ha commentato il Prof. Paolo Sbraccia, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna e Centro Medico dell’Obesità del Policlinico Tor Vergata.

In Italia, tirzepatide è approvato per il trattamento della gestione del peso negli adulti con Indice di Massa Corporea (IMC) ≥30 kg/m² o in sovrappeso (IMC da ≥27 kg/m² a <30 kg/m²) con almeno una comorbidità correlata al peso, in aggiunta a una dieta ipocalorica e a una maggiore attività fisica. Recentemente, l’AIFA ne ha approvato la rimborsabilità per pazienti con diabete di tipo 2.

Un impegno a 360 gradi per la salute

I risultati del Trial SURMOUNT-5 confermano Lilly come azienda di riferimento in Italia e nel mondo nel trattamento dell’obesità e del sovrappeso con soluzioni terapeutiche sempre più efficaci e innovative“, ha affermato Elias Khalil, presidente e amministratore delegato di Lilly Italia. “Nel nostro Paese, la solidità della nostra ricerca e dei nostri dati si inseriscono in un impegno a 360 gradi nel sistema salute, lavorando a fianco di tutti gli attori per il riconoscimento della patologia obesità che oggi colpisce quasi 6 milioni di persone“.

Questi risultati rappresentano un significativo passo avanti nella lotta contro l’obesità, una condizione che è ormai riconosciuta come una patologia cronica che richiede trattamenti efficaci e mirati. La disponibilità di farmaci sempre più efficaci offre nuove speranze per milioni di persone che lottano con questa condizione e le sue complicanze.