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CAR-T: la terapia che riscrive il futuro nella lotta ai tumori del sangue

 

In Puglia la rete ematologica punta su innovazione, ricerca e collaborazione per portare la terapia cellulare ai pazienti più fragili

Una rivoluzione silenziosa ma potentissima è già in corso nella lotta ai tumori del sangue. Si chiama CAR-T, acronimo di Chimeric Antigen Receptor T-Cells, e rappresenta una delle innovazioni più straordinarie della medicina moderna: una terapia cellulare personalizzata che modifica geneticamente i linfociti T del paziente per trasformarli in “killer” selettivi contro il tumore.

Cinque anni dopo l’arrivo della prima CAR-T in Italia, la terapia ha fatto passi da gigante. Più di 40 centri sono oggi autorizzati alla somministrazione, e oltre 1.500 pazienti sono stati trattati, con successi crescenti nei casi più difficili, come leucemie, linfomi aggressivi e mieloma multiplo. Ma il viaggio è appena iniziato.

La campagna AIL: informare per curare meglio

Per aggiornare cittadini, pazienti e specialisti su questa frontiera terapeutica, AIL – Associazione Italiana contro Leucemie, linfomi e mieloma – ha lanciato la seconda edizione della campagna itinerante e digitale “CAR-T – Il futuro è già qui”. Una tappa importante si è svolta a San Giovanni Rotondo, cuore di una Puglia che oggi è un esempio nazionale di integrazione tra ricerca, clinica e assistenza.

«Le CAR-T non sono più un esperimento da laboratorio – spiega Giuseppe Toro, Presidente AIL – ma una speranza concreta per chi non risponde alle cure tradizionali. Il nostro impegno è portare un’informazione chiara e accessibile per aiutare pazienti e medici a fare scelte consapevoli».

La Rete Ematologica Pugliese: un modello integrato

Dal 2010 la Rete Ematologica Pugliese (REP) coordina 9 centri specialistici della regione, che agiscono in modo orizzontale, condividendo protocolli, dati e risorse. Questo ha permesso alla Puglia di ridurre quasi a zero la “mobilità passiva”, cioè la necessità per i pazienti di spostarsi altrove per curarsi, e attrarre persone da altre regioni o paesi.

«Non abbiamo un centro principale – spiega il dott. Giuseppe Tarantini, coordinatore REP – ma una rete di nodi equivalenti che dialogano fra loro e con le istituzioni. In questo modo garantiamo qualità, equità e accesso alle cure su tutto il territorio».

Risultati che parlano chiaro

Ad oggi, circa 80 pazienti ematologici pugliesi sono stati trattati con CAR-T. Il Centro di Taranto è stato il primo accreditato nella regione. I trattamenti coprono diverse patologie onco-ematologiche, come:

  • Leucemia linfoblastica acuta (LLA): in pazienti pediatrici e giovani adulti, la risposta è superiore al 90%, con oltre il 60% libero da malattia a due anni;

  • Linfomi a grandi cellule B: le CAR-T oggi si usano già in seconda linea, con esiti molto migliori rispetto alla chemioterapia intensiva;

  • Mieloma multiplo: i primi dati clinici sono impressionanti, con risposte globali fino al 98% anche in pazienti gravemente pretrattati.

Ricerca e innovazione: verso terapie ancora più intelligenti

L’efficacia delle CAR-T attuali è solo l’inizio. I laboratori italiani, tra cui quelli dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza e dell’Università di Foggia, stanno lavorando su:

  • CAR-T più mirate e selettive, per distinguere meglio le cellule malate da quelle sane;

  • Sistemi di sicurezza integrati, che permettano di spegnere la terapia in caso di effetti collaterali;

  • Produzione più veloce e accessibile, per trattare un numero maggiore di pazienti.

L’impegno di AIL sul territorio

Fondamentale è il ruolo delle sezioni locali dell’AIL, come quella di Foggia, attiva da 25 anni. Grazie ai volontari e alle donazioni, l’associazione:

  • finanzia apparecchiature e figure professionali per i centri ematologici;

  • sostiene la ricerca clinica su mieloma, leucemie, linfomi e GVHD;

  • offre servizi di assistenza domiciliare, trasporto, supporto psicologico e accoglienza per pazienti e familiari fuori sede.


In sintesi:

✔ Le CAR-T sono una realtà clinica, già utilizzata con successo in tutta Italia.
✔ In Puglia, la Rete Ematologica e AIL fanno squadra per portare queste terapie a chi ne ha bisogno.
✔ La ricerca sta rendendo le CAR-T sempre più efficaci, sicure e accessibili.
✔ Per molti pazienti, un futuro migliore è già cominciato.