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Gliflozine per la Malattia Renale Cronica: una svolta nella cura che avvicina i farmaci ai pazienti

Dal 19 luglio 2025, i pazienti con Malattia Renale Cronica potranno accedere più facilmente a una categoria di farmaci fondamentali per la loro cura: le gliflozine. Grazie a una nuova disposizione dell’AIFA, questi medicinali diventano finalmente disponibili nelle farmacie territoriali con una semplice ricetta ripetibile, eliminando molte delle complicazioni burocratiche che fino ad oggi hanno ostacolato l’accesso alle cure.

Una malattia silenziosa ma diffusa

La Malattia Renale Cronica (MRC) è una condizione che colpisce circa il 10% della popolazione adulta, caratterizzandosi per la sua natura progressiva e spesso silente. Questo significa che molte persone potrebbero convivere con la malattia senza saperlo, fino a quando non raggiunge stadi avanzati. La MRC rappresenta una delle principali sfide per la sanità pubblica, non solo per la sua diffusione, ma anche per le complicazioni che può comportare se non gestita adeguatamente.

Le gliflozine: un’arma efficace contro la progressione

Le gliflozine hanno rivoluzionato il trattamento della Malattia Renale Cronica grazie alla loro straordinaria capacità di rallentare la progressione della malattia. Questi farmaci possono ritardare l’arrivo alla fase dialitica anche di 20 anni, un risultato che cambia radicalmente la qualità di vita dei pazienti. Oltre a questo, riducono significativamente le ospedalizzazioni e migliorano gli esiti cardiovascolari, aspetto particolarmente importante considerando che i pazienti con MRC presentano un rischio cardiovascolare elevato.

Cosa cambia dal 19 luglio

La novità principale riguarda la semplificazione dell’accesso a questi farmaci. Fino ad ora, i pazienti dovevano affrontare un percorso complesso che prevedeva piani terapeutici obbligatori e continue visite di rinnovo. Con le nuove disposizioni, le gliflozine:

  • Non richiedono più un piano terapeutico obbligatorio per l’indicazione di Malattia Renale Cronica
  • Possono essere prescritte con una semplice ricetta ripetibile dal Medico di Medicina Generale
  • Sono disponibili nelle farmacie territoriali, a carico del Servizio Sanitario Nazionale
  • Sono state riclassificate dalla fascia A-PHT alla fascia A
Vantaggi concreti per i pazienti

Per chi convive con la Malattia Renale Cronica, questi cambiamenti si traducono in benefici immediati e tangibili. Non sarà più necessario sottoporsi a visite di rinnovo periodiche dal nefrologo solo per questioni burocratiche, né affrontare lunghe attese per accedere ai farmaci. I pazienti potranno recarsi direttamente in farmacia con la ricetta del proprio medico curante, ottenendo una continuità terapeutica che favorisce l’aderenza alle cure.

Questo aspetto è particolarmente importante: quando l’accesso ai farmaci è complicato, molti pazienti rischiano di interrompere o ritardare le terapie, compromettendo l’efficacia del trattamento.

Un sollievo per i nefrologi

La semplificazione non porta benefici solo ai pazienti, ma anche agli specialisti. I nefrologi potranno finalmente dedicare meno tempo agli adempimenti burocratici e più tempo alla pratica clinica vera e propria. La riduzione del carico amministrativo permetterà di visitare più pazienti, contribuendo a ridurre le liste d’attesa che spesso rappresentano un ostacolo all’accesso alle cure specialistiche.

Il ruolo centrale dei medici di medicina generale

La nuova disposizione rafforza significativamente il ruolo dei medici di medicina generale nella gestione della Malattia Renale Cronica. Grazie alla possibilità di utilizzare la ricetta ripetibile, i MMG potranno gestire autonomamente una parte importante del percorso terapeutico dei pazienti, garantendo continuità assistenziale e promuovendo una medicina territoriale più integrata.

Questa collaborazione sinergica tra specialisti e medici di famiglia rappresenta un modello virtuoso di presa in carico del paziente cronico, dove appropriatezza clinica e prossimità delle cure si combinano efficacemente.

L’importanza del recepimento regionale

Come sottolinea il Presidente della Società Italiana di Nefrologia, Luca De Nicola, il successo di questa riforma dipenderà dalla tempestività con cui le Regioni recepiranno le nuove disposizioni AIFA. È fondamentale che l’applicazione sia uniforme su tutto il territorio nazionale, evitando difformità che potrebbero compromettere l’equità dell’accesso alle cure.

Uno sguardo al futuro

Questa svolta rappresenta un esempio concreto di come sia possibile modernizzare il sistema sanitario mantenendo alti standard di sicurezza e appropriatezza. La semplificazione delle procedure burocratiche, quando ben progettata, può effettivamente migliorare la qualità delle cure e la soddisfazione sia dei pazienti che dei professionisti sanitari.

La Società Italiana di Nefrologia continuerà a monitorare l’impatto di questi cambiamenti, collaborando con le istituzioni per garantire una piena e uniforme applicazione su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un passo importante verso una medicina più vicina al paziente, più efficiente per i professionisti e più sostenibile per il sistema sanitario nel suo complesso.