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#EASD2025 – La rivoluzione delle pillole dimagranti: arriva Orforglipron, il primo farmaco orale GLP-1 per l’obesità

 

Una svolta nel trattamento dell’obesità potrebbe essere alle porte. I risultati di un importante studio clinico, presentato al congresso europeo sul diabete di Vienna e pubblicato simultaneamente sul prestigioso New England Journal of Medicine, mostrano che un nuovo farmaco chiamato orforglipron può aiutare le persone obese a perdere peso in modo significativo – e soprattutto può essere assunto per bocca, una volta al giorno.

Un approccio completamente nuovo alla perdita di peso

Orforglipron rappresenta una vera innovazione nel panorama dei farmaci anti-obesità. Si tratta del primo farmaco orale appartenente alla classe dei GLP-1, molecole che fino ad oggi erano disponibili solo attraverso iniezioni sottocutanee. Questo cambiamento potrebbe rivoluzionare l’accessibilità delle cure per l’obesità, offrendo un’alternativa più conveniente e accettabile per i pazienti.

Il farmaco agisce come agonista del recettore GLP-1 (glucagon-like peptide-1), imitando l’azione di un ormone naturale che regola l’appetito e il metabolismo. La grande novità è che può essere assunto come una semplice compressa, una volta al giorno, senza alcuna restrizione riguardo al cibo o ai liquidi.

I risultati dello studio ATTAIN-1

Lo studio clinico, denominato ATTAIN-1, ha coinvolto ben 3.127 pazienti distribuiti in 9 paesi diversi (Stati Uniti, Cina, Brasile, India, Giappone, Corea del Sud, Spagna, Slovacchia e Taiwan). Tutti i partecipanti erano obesi ma non diabetici, e sono stati seguiti per 72 settimane (circa un anno e mezzo).

I ricercatori hanno testato tre diverse dosi di orforglipron (6 mg, 12 mg e 36 mg) confrontandole con un placebo. I risultati sono stati impressionanti:

  • Con la dose più bassa (6 mg): perdita di peso media del 7,5%
  • Con la dose media (12 mg): perdita di peso media del 8,4%
  • Con la dose più alta (36 mg): perdita di peso media del 11,2%
  • Con il placebo: perdita di peso media del 2,1%
Risultati ancora più sorprendenti nei casi di maggior successo

Analizzando i pazienti che hanno ricevuto la dose massima di 36 mg, i risultati sono stati particolarmente incoraggianti:

  • Oltre la metà (54,6%) ha perso almeno il 10% del peso corporeo
  • Più di un terzo (36,0%) ha perso almeno il 15% del peso
  • Quasi uno su cinque (18,4%) ha perso almeno il 20% del peso

Per fare un confronto, nel gruppo placebo solo il 12,9% ha raggiunto una perdita del 10%, il 5,9% del 15% e appena il 2,8% del 20%.

Benefici oltre la perdita di peso

Orforglipron non si è limitato a far perdere peso, ma ha dimostrato di migliorare diversi parametri della salute cardiometabolica:

  • Riduzione della circonferenza vita
  • Diminuzione della pressione arteriosa sistolica
  • Miglioramento dei livelli di trigliceridi
  • Riduzione del colesterolo non-HDL (“cattivo”)
  • Miglioramento del profilo glicemico
  • Diminuzione della proteina C-reattiva ad alta sensibilità (un indicatore di infiammazione)
Sicurezza e tollerabilità

Come tutti i farmaci, anche orforglipron ha mostrato alcuni effetti collaterali. I più comuni sono stati disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea), generalmente di intensità lieve-moderata e coerenti con quello che si osserva con altri farmaci della stessa classe.

La percentuale di pazienti che ha dovuto interrompere il trattamento a causa degli effetti collaterali è stata del 5,3-10,3% nei gruppi trattati con orforglipron, rispetto al 2,7% del gruppo placebo – dati considerati accettabili per questo tipo di terapia.

Perché un farmaco orale fa la differenza

Attualmente, i farmaci GLP-1 più efficaci per l’obesità, come semaglutide, sono disponibili solo in forma iniettabile. Questo limita significativamente l’accesso alle cure per diversi motivi:

  • Accettabilità: molti pazienti preferiscono evitare le iniezioni
  • Praticità: le iniezioni richiedono conservazione in frigorifero e specifiche modalità di somministrazione
  • Costi: i farmaci iniettabili sono generalmente più costosi
  • Accessibilità: in alcune regioni del mondo, la distribuzione di farmaci iniettabili è più complessa

Un farmaco orale risolve tutti questi problemi, rendendo potenzialmente disponibile una terapia efficace per l’obesità a milioni di persone in più.

Le prospettive future

Il Dr. Sean Wharton, primo autore dello studio, ha commentato: “Questo potrebbe significare un’espansione degli interventi per l’obesità a gruppi attualmente esclusi a causa dei costi e della mancanza di accesso ai farmaci iniettabili.”

È importante sottolineare che orforglipron non è ancora stato approvato dalla Food and Drug Administration americana o dalle altre agenzie regolatorie mondiali. Tuttavia, i risultati di questo studio rappresentano un passo importante verso l’approvazione.

L’importanza della soglia del 10%

Gli esperti considerano una perdita di peso del 10% o superiore come una soglia terapeutica significativa, associata a benefici cardiometabolici importanti. Nel caso di orforglipron alla dose massima, la perdita media è stata dell’11,2%, superando questa soglia clinicamente rilevante.

Questo risultato è particolarmente importante se consideriamo che si tratta di un farmaco orale, quindi potenzialmente più accessibile e accettabile per un maggior numero di pazienti rispetto alle attuali opzioni iniettabili.

Conclusioni

Orforglipron rappresenta una potenziale svolta nel trattamento dell’obesità, combinando efficacia clinicamente significativa con la praticità di un farmaco orale. Se approvato, potrebbe democratizzare l’accesso alle terapie anti-obesità, offrendo una nuova speranza a milioni di persone che lottano contro questa condizione.

Tuttavia, come sempre in medicina, sarà importante attendere ulteriori studi e l’approvazione delle autorità regolatorie per poter valutare completamente il profilo beneficio-rischio di questo promettente farmaco.