#eco2025 – I primi cinque anni di vita: una finestra cruciale per prevenire sovrappeso e obesità infantile
Malaga, 12 maggio 2025 – Presentata all’European Congress on Obesity (ECO 2025) a Malaga, una nuova indagine fa luce sul potenziale dei primi cinque anni di vita come periodo chiave per la prevenzione a lungo termine di sovrappeso e obesità infantile.
Lo studio olandese ha rilevato che l’indice di massa corporea (BMI) di un bambino all’età di sei anni è un predittore più accurato del rischio di sovrappeso o obesità a 18 anni rispetto al BMI misurato in altri momenti dell’infanzia.
In particolare, ogni aumento di una unità nel BMI all’età di sei anni è risultato più che raddoppiare (2.35 volte) le probabilità che un bambino sia in sovrappeso o obeso a 18 anni (il BMI è stato aggiustato per età e sesso).
Un dato ancora più incoraggiante emerso dalla ricerca è che se un bambino con un BMI elevato raggiungeva un peso più sano prima dei sei anni, non presentava più un rischio maggiore di convivere con sovrappeso o obesità nella tarda adolescenza.
Tuttavia, se il ritorno a un BMI più sano avveniva all’età di sei anni o più tardi, il rischio di sovrappeso e obesità rimaneva comunque elevato.
Questi risultati, spiega Jasmin de Groot dell’Erasmus MC, University Medical Center Rotterdam, nei Paesi Bassi, indicano che i primi cinque anni di vita offrono una “finestra di opportunità critica” per prevenire il sovrappeso e l’obesità nella giovane età adulta.
La dottoressa de Groot e i suoi colleghi hanno utilizzato i dati di uno studio di coorte prospettico in corso a Rotterdam, nei Paesi Bassi, per tracciare le traiettorie del BMI di migliaia di bambini olandesi.
Sono stati analizzati i dati relativi al peso alla nascita (aggiustato per età gestazionale e sesso) e al BMI all’età di due, sei, dieci, quattordici e diciotto anni di 3.528 partecipanti, di cui il 52.9% erano femmine.
È importante sottolineare che il BMI di un bambino generalmente aumenta con l’età. Per questo motivo, i ricercatori hanno utilizzato una riduzione del tasso di aumento del BMI (ovvero un BMI che cresceva più lentamente) come indicatore di una crescita sana – e del raggiungimento di un peso più sano – piuttosto che una diminuzione del BMI in valore assoluto.
Dallo studio è emerso che il 32.3%, il 22.3%, il 24.7% e il 20.6% dei 3.528 bambini conviveva con sovrappeso o obesità all’età di 2, 6, 10 e 14 anni, rispettivamente.
Molti di questi bambini rientravano ancora nella fascia di sovrappeso o obesità all’età di 18 anni. Tra i bambini con sovrappeso o obesità all’età di 2, 6, 10 e 14 anni, rispettivamente il 32.5%, il 53.9%, il 57.2% e il 70.3% conviveva ancora con sovrappeso o obesità a 18 anni.
Un BMI più elevato in qualsiasi momento dell’infanzia, indipendentemente dal BMI precedente, è risultato associato a una maggiore probabilità di sovrappeso o obesità a 18 anni. Tuttavia, un BMI elevato all’età di sei anni si è dimostrato particolarmente correlato al sovrappeso e all’obesità in età adulta.
Un aspetto cruciale è emerso quando i ricercatori hanno suddiviso ogni gruppo di età in tre sottogruppi in base al loro BMI. Hanno scoperto che se un bambino nel gruppo con il BMI più alto rallentava la crescita del proprio BMI prima dei sei anni, le sue probabilità di convivere con sovrappeso o obesità a 18 anni erano simili a quelle di un bambino con un BMI medio stabile.
Raggiungere un peso più sano dopo i sei anni non ha avuto lo stesso effetto: i bambini con i BMI più alti avevano maggiori probabilità di convivere con sovrappeso o obesità a 18 anni, indipendentemente da come il loro BMI era cambiato dai sei anni in poi.
Questi risultati, secondo i ricercatori, sottolineano l’importanza di monitorare il BMI nella prima infanzia.
La dottoressa de Groot conclude: “Dobbiamo capire come i bambini crescono e si sviluppano se vogliamo aiutare le generazioni future a crescere più sane e dare a ogni bambino la possibilità di una vita felice e sana. La nostra ricerca contribuisce a questo obiettivo, dimostrando che un bambino con sovrappeso o obesità non è destinato a convivere con questa condizione da giovane adulto – e che i primi cinque anni di vita offrono una fantastica opportunità per intervenire e prevenire che sperimentino sovrappeso e obesità negli anni a venire”.