#eco2025 – Semaglutide: una protezione precoce per il cuore, anche prima della perdita di peso

 

Malaga, 13 maggio 2025 – Nuovi entusiasmanti dati emersi dalla sotto-analisi dello studio SELECT, presentati al congresso europeo sull’obesità (ECO2025) in corso a Malaga, Spagna, rivelano un beneficio precoce di semaglutide 2,4 mg nella riduzione del rischio di eventi cardiovascolari maggiori (MACE) in persone con obesità o sovrappeso e pregressa malattia cardiovascolare. La sorpresa più grande? Questa protezione si manifesta già nei primi mesi di trattamento, spesso prima di una significativa perdita di peso e del raggiungimento della dose piena del farmaco.

Lo studio SELECT, il più ampio e lungo nel suo genere

Questi sorprendenti risultati emergono dall’analisi secondaria dello studio SELECT (Semaglutide and Cardiovascular Outcomes), la più ampia e lunga sperimentazione clinica sugli effetti del semaglutide, che ha coinvolto oltre 17.000 adulti con malattie cardiache note, sovrappeso o obesità, ma senza diabete. La ricerca è stata presentata al Congresso Europeo sull’Obesità (ECO) a Malaga, Spagna.

Lo studio ha rivelato che tra i pazienti che hanno avuto un evento cardiovascolare precoce, quelli che assumevano semaglutide hanno manifestato circa il 40% in meno di eventi cardiovascolari gravi entro 3 e 6 mesi rispetto a quelli trattati con placebo. L’aspetto più interessante è che questi benefici si sono verificati quando la maggior parte dei pazienti non aveva ancora raggiunto la dose target di 2,4 mg e spesso prima di una significativa perdita di peso.

Meccanismi d’azione oltre la perdita di peso

“Questi risultati evidenziano l’azione precoce del semaglutide sulla riduzione di eventi cardiovascolari maggiori, con benefici significativi già evidenti nei primi 6 mesi, e per alcuni, anche prima, ancora prima di qualsiasi importante perdita di peso e prima che la maggior parte dei pazienti fosse stata titolata alla dose target completa di 2,4 mg”, ha dichiarato il Dr. Jorge Plutzky, Direttore della Cardiologia Preventiva presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston e membro del Comitato Direttivo SELECT.

Questi effetti suggeriscono che il semaglutide potrebbe avere altre azioni che riducono il rischio cardiovascolare oltre alla semplice riduzione del grasso corporeo in eccesso. Il farmaco potrebbe agire attraverso la riduzione dell’infiammazione, il controllo della glicemia, l’abbassamento della pressione sanguigna, effetti diretti sul cuore e sui vasi sanguigni, o cambiamenti dietetici precoci.

Un farmaco unico nella sua classe

Il semaglutide appartiene alla classe di farmaci GLP-1, inizialmente approvati per il trattamento del diabete di tipo 2, ma ora utilizzati anche per la perdita di peso in persone con obesità o sovrappeso con almeno un altro problema di salute. Questi farmaci simulano le funzioni degli ormoni incretinici naturali del corpo, che aiutano ad abbassare i livelli di zucchero nel sangue dopo un pasto e forniscono un segnale di sazietà al cervello.

Ciò che rende il semaglutide particolarmente significativo è che è l’unico farmaco GLP-1 ad aver dimostrato questi effetti rapidi e precoci sulle malattie cardiache, sottolineando il suo importante ruolo nella pratica clinica.

Lo studio in dettaglio

L’analisi ha esaminato i dati di 17.604 adulti (di età pari o superiore a 45 anni; 72% maschi) provenienti da 804 siti in 41 paesi, tutti con sovrappeso o obesità (BMI di 27 kg/m² o superiore). I partecipanti sono stati trattati con iniezioni settimanali di semaglutide (con dosi gradualmente aumentate fino a 2,4 mg alla settimana 16) o placebo.

I risultati hanno mostrato che il semaglutide era associato a una riduzione del 38% del rischio di eventi cardiovascolari avversi maggiori (MACE) entro i primi 3 mesi rispetto al placebo (36 vs 58 rispettivamente), e una riduzione del 41% entro i primi 6 mesi (67 vs 113 rispettivamente).

È importante notare che questi benefici si aggiungono a quelli dei farmaci cardioprotettivi che i pazienti già assumevano, come quelli per il controllo del colesterolo e della pressione sanguigna.

Anche se questi risultati sono promettenti, gli autori sottolineano che SELECT non è uno studio mirato a prevenire i primi eventi cardiovascolari, poiché tutti i pazienti avevano già una storia di malattie cardiache, il che li poneva in una categoria ad alto rischio.

La ricerca apre nuove prospettive per l’uso del semaglutide nella protezione cardiovascolare precoce, suggerendo che questo farmaco potrebbe avere un impatto significativo sulla salute dei pazienti a rischio, ben oltre il suo effetto sulla perdita di peso.