#SIME2025 – Fili di bellezza: la nuova frontiera della medicina estetica non invasiva
Presentata al 46° Congresso della Società Italiana di Medicina Estetica l’evoluzione dei trattamenti con fili di trazione e biostimolazione
Roma, 16 maggio 2025 – La medicina estetica sta vivendo un momento di grande evoluzione, con terapie sempre meno invasive ma sempre più efficaci. Tra queste, i fili di trazione e biostimolazione rappresentano una delle soluzioni più innovative e apprezzate, come evidenziato nell’intervento del dottor Domenico Centofanti al 46° Congresso della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME).
Trattamenti poco invasivi con risultati naturali
“I pazienti oggi cercano trattamenti che garantiscano risultati visibili senza tempi di recupero lunghi”, spiega il dottor Centofanti, vice presidente SIME. Ed è proprio qui che i fili in polidiossanone (PDO) giocano un ruolo fondamentale: completamente riassorbibili, garantiscono risultati che durano dai 6 ai 12 mesi, con un impatto minimo sulla vita quotidiana del paziente.
Ma come funzionano esattamente? I fili si dividono in due categorie principali:
- Fili lisci: di varie lunghezze e diametri, vengono posizionati nel derma formando una rete che supporta la struttura cutanea.
- Fili da trazione: dotati di piccole “barbe” o “coni” che, ancorandosi ai tessuti sottocutanei, esercitano un effetto lifting immediato.
Un processo di ringiovanimento naturale
Il meccanismo d’azione è duplice: da un lato stimolano la produzione di collagene ed elastina, dall’altro – nel caso dei fili da trazione – esercitano un’azione meccanica di sollevamento dei tessuti. “Questo duplice effetto determina un miglioramento dell’idratazione, della viscoelasticità e della compattezza cutanea”, sottolinea Centofanti.
Il risultato è un ringiovanimento progressivo e naturale del viso, apprezzabile già dopo l’impianto ma che raggiunge il massimo effetto dopo circa quattro settimane. Un vero e proprio “lifting non chirurgico” che sta conquistando sempre più pazienti.
Innovazione continua e casi ideali
Il professor Emanuele Bartoletti, presidente SIME, evidenzia come la ricerca in questo campo stia facendo passi da gigante: “I nuovi fili non si limitano più solo a ‘trazionare’ i tessuti, ma stimolano anche la produzione di collagene, aiutando a mantenere i risultati nel tempo e a migliorare la qualità della cute”.
Particolarmente interessante è l’applicazione nel trattamento delle prime lassità del collo: “Quando la cute inizia ad accumularsi sotto al mento, l’inserimento di fili di trazione permette di ridistribuirla lateralmente, ricostituendo un buon angolo cervico-facciale tipico dei colli più giovani”, spiega Bartoletti.
È importante sottolineare che, come per tutte le procedure estetiche, la selezione del paziente è fondamentale: i candidati ideali presentano un grado di lassità cutanea lieve. In caso contrario, potrebbero essere consigliate altre soluzioni più adatte.
Post-trattamento e precauzioni
Dopo l’applicazione dei fili, è necessario seguire alcune semplici precauzioni:
- Evitare il make-up per 24 ore
- Non massaggiare le aree trattate per 1-2 settimane
- Evitare terapie con fonti di calore per 3-4 settimane
- Non applicare ghiaccio
- Evitare l’esposizione diretta al sole o l’uso di lettini abbronzanti per circa 2 settimane
I fili rappresentano dunque una soluzione sempre più raffinata nel panorama della medicina estetica moderna: minimamente invasivi, con risultati naturali e duraturi, e in continua evoluzione grazie alla ricerca scientifica.