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#SIME2025 – Esosomi in medicina estetica: l’ABCD per distinguere scienza da marketing

 

Al 46° Congresso della Società Italiana di Medicina Estetica presentate le linee guida per la valutazione critica dei prodotti a base di esosomi

Roma, 16 maggio 2025 – Nel crescente panorama della medicina rigenerativa ed estetica, gli esosomi stanno emergendo come protagonisti di grande interesse, ma anche di notevole confusione. Durante il 46° Congresso della Società Italiana di Medicina Estetica (SIME), il dottor Hernán Pinto dell’Istituto di Ricerche Biomediche i2e3 di Barcellona ha presentato un importante vademecum per orientarsi in questo settore in rapida evoluzione.

Tra miti, fantasie e realtà scientifica

Il tema degli esosomi è stato spesso oggetto di screditamento e di affermazioni non supportate da evidenze scientifiche. “Si passa da chi afferma che si tratti solo di teorie, a chi dice di conoscere qualcuno che li inietta senza alcun risultato, fino a chi sostiene che gli esosomi di origine animale sarebbero meglio degli esosomi del paziente stesso,” spiega il dottor Pinto. Una situazione che potrebbe sembrare divertente, se non nascondesse potenziali rischi per la salute dei pazienti.

L’ABCD degli esosomi: una guida essenziale

Per fare chiarezza, il dottor Pinto ha identificato quattro aspetti fondamentali che non devono mai essere trascurati quando si intende utilizzare un prodotto a base di esosomi:

A. Rispetto della legge e della normativa

Prima ancora di preoccuparsi dell’efficacia, è necessario che il prodotto sia conforme alle normative vigenti. “Un prodotto che non rispetta le norme, semplicemente, non deve esistere,” afferma categoricamente l’esperto.

B. Sicurezza

Il criterio principale, inderogabile: la safety del prodotto viene prima di tutto. Questo aspetto non può mai essere compromesso, qualunque sia il potenziale beneficio promesso.

C. Efficacia

Solo dopo aver verificato la legalità e la sicurezza di un prodotto, si possono considerare i risultati e l’esperienza dei medici che già lo utilizzano, supportati da studi clinici che ne attestano l’uso.

D. Pubblicità e marketing

Gli esosomi sono oggetto di una vasta gamma di affermazioni commerciali, ma il grado di evidenza scientifica che le sostiene è variabile, fino ad essere nullo in alcuni casi. Il medico deve verificare la scientificità di queste affermazioni senza lasciarsi sedurre da promesse miracolistiche.

Esosomi autologhi: l’unica via sicura per i trattamenti iniettabili

“I buoni prodotti a base di esosomi stanno dando grandi soddisfazioni ai nostri pazienti. Quelli cattivi, nessuna,” sottolinea il dottor Pinto. Attualmente, gli esosomi autologhi naïve rappresentano il gold standard tra gli esosomi iniettabili, con un numero molto ristretto di aziende in grado di fornire prodotti scientificamente validati e certificati.

Per quanto riguarda invece gli esosomi non autologhi, la situazione è molto più complessa. “Di certo non possono essere iniettati,” avverte l’esperto. Esistono tuttavia ottimi prodotti cosmetici per uso topico che rispettano tutti i criteri di legalità e vengono promossi con messaggi precisi e responsabili.

Il ruolo cruciale del medico estetico

Il professor Emanuele Bartoletti, presidente della SIME, evidenzia come “gli esosomi sono delle vescicole cellulari che contengono sostanze che servono alle cellule per comunicare tra di loro. Sono state scoperte circa 40 anni fa, ma solo negli ultimi anni se ne è capita effettivamente la funzione e soprattutto la possibilità di impiego in medicina rigenerativa.”

Gli esosomi possono veicolare alle cellule qualsiasi tipo di informazione, ma è fondamentale ricordare che “ad oggi non esistono esosomi eterologhi che abbiano l’autorizzazione ad essere iniettati. Gli unici esosomi che possono essere iniettati sono quelli autologhi, cioè quelli derivanti dal plasma arricchito in piastrine (PRP) dello stesso soggetto.”

Le cinque regole d’oro

Per orientarsi in questo campo, il dottor Pinto ha delineato cinque regole fondamentali:

  1. Il prodotto deve rispettare la normativa. Se non è legale, non va usato.
  2. Il prodotto deve essere somministrato nella via corretta: se è cosmetico, l’uso è topico; se è iniettabile, va iniettato.
  3. Il prodotto deve essere supportato da evidenza scientifica. Il medico deve essere formato per leggere criticamente gli studi presentati.
  4. Il prodotto deve essere fabbricato e commercializzato da aziende con storia e attività note e trasparenti.
  5. Il prodotto deve poter essere spiegato chiaramente a livello molecolare, farmacocinetico, farmacodinamico e galenico.

“La medicina estetica è in continua evoluzione, ma la solidità di ogni passo dipende esclusivamente dai medici,” conclude Pinto. “Il medico è l’unico vero custode dei suoi pazienti: se non li proteggiamo noi, non lo farà nessuno.”

Questa nuova frontiera della medicina rigenerativa rappresenta, come sottolineato dal presidente Bartoletti, “il futuro non solo in medicina estetica, ma in tutta la medicina,” a patto che venga affrontata con rigore scientifico, responsabilità professionale e nel pieno rispetto delle normative vigenti.