Tutte le newsUltim'ora

Nuova protezione contro il virus RSV: arriva clesrovimab-cfor per i neonati

 

Il virus respiratorio sinciziale (RSV) rappresenta una delle principali minacce per la salute dei più piccoli, causando ogni anno migliaia di ricoveri ospedalieri tra i neonati. Ora, grazie al lavoro di MSD, è disponibile una nuova arma per proteggere i bambini da questa infezione potenzialmente grave.

Cos’è il virus RSV e perché è pericoloso

Il virus respiratorio sinciziale è un agente infettivo altamente contagioso che colpisce principalmente durante i mesi più freddi, dall’autunno alla primavera. Sebbene negli adulti possa causare sintomi simili a un comune raffreddore, nei neonati può provocare infezioni gravi delle vie respiratorie come bronchiolite e polmonite.

I dati del CDC americano sono allarmanti: ogni anno, due o tre neonati su 100 di età inferiore a 6 mesi vengono ricoverati in ospedale a causa dell’RSV. Questo virus rappresenta infatti la principale causa di ospedalizzazione tra i neonati negli Stati Uniti, evidenziando l’urgente necessità di strumenti preventivi efficaci.

La rivoluzione di clesrovimab-cfor

Clesrovimab-cfor rappresenta una vera svolta nel campo della prevenzione dell’RSV. Si tratta del primo anticorpo monoclonale in grado di fornire protezione con una sola dose, indipendentemente dal peso del neonato. Questa caratteristica lo rende particolarmente vantaggioso dal punto di vista pratico, eliminando la necessità di calcoli complessi basati sul peso corporeo del bambino.

L’anticorpo monoclonale è progettato per offrire una protezione che si estende per cinque mesi, coprendo così l’intera durata di una tipica stagione RSV. La protezione è diretta e rapida, fornendo un’immunità passiva immediata al neonato.

Il riconoscimento delle autorità sanitarie

Il Comitato Consultivo sulle Pratiche di Immunizzazione (ACIP) dei CDC americani ha votato per raccomandare l’uso di clesrovimab-cfor per la prevenzione delle malattie delle basse vie respiratorie da RSV nei neonati di età inferiore a 8 mesi. Questa raccomandazione riguarda sia i bambini nati durante la loro prima stagione RSV sia quelli che stanno per entrarvi.

Un aspetto particolarmente importante è l’inclusione di clesrovimab-cfor nel Programma Vaccini per Bambini, che garantirà un accesso più ampio a questa opzione preventiva per le famiglie americane. La Food and Drug Administration (FDA) aveva già approvato il farmaco all’inizio di giugno 2025, basandosi sui risultati positivi degli studi clinici di Fase 2b/3 CLEVER e di Fase 3 SMART.

Come funziona la somministrazione

La somministrazione di clesrovimab-cfor varia a seconda del momento di nascita del bambino. Per i neonati che nascono durante la stagione RSV, il trattamento deve essere effettuato a partire dalla nascita. Per quelli nati al di fuori della stagione RSV, la somministrazione deve avvenire prima dell’inizio della loro prima stagione di esposizione al virus.

Esiste anche una considerazione speciale per i neonati che necessitano di interventi chirurgici cardiaci con bypass cardiopolmonare: in questi casi è raccomandata una dose aggiuntiva di 105 mg non appena il bambino si stabilizza dopo l’intervento.

Profilo di sicurezza e controindicazioni

Come ogni farmaco, clesrovimab-cfor presenta alcune controindicazioni e possibili effetti collaterali. Non deve essere somministrato a neonati con una storia di gravi reazioni di ipersensibilità, inclusa l’anafilassi, a qualsiasi componente del farmaco.

Gli effetti collaterali più comuni riportati negli studi clinici sono stati relativamente lievi: eritema nel sito di iniezione (3,8%), gonfiore nel sito di iniezione (2,7%) e eruzione cutanea (2,3%). Tuttavia, come per altri anticorpi monoclonali, esiste il rischio di reazioni di ipersensibilità severe, che richiedono un monitoraggio attento e la disponibilità di trattamenti d’emergenza.

Un passo avanti nella protezione dei più piccoli

L’arrivo di clesrovimab-cfor rappresenta un importante progresso nella lotta contro l’RSV. Come sottolineato dal Dr. Richard M. Haupt di MSD, questa nuova opzione preventiva è progettata per proteggere sia i neonati sani sia quelli a rischio dalle malattie da RSV in un ampio spettro di gravità, incluse le forme più severe che richiedono ospedalizzazione.

L’impatto di questo nuovo strumento preventivo si estende oltre la semplice protezione individuale: riducendo il numero di ospedalizzazioni e le complicanze gravi, clesrovimab-cfor può alleggerire il carico sui sistemi sanitari e ridurre lo stress emotivo ed economico per le famiglie.

Prospettive future

Con l’approvazione delle autorità sanitarie e l’inclusione nei programmi di vaccinazione, clesrovimab-cfor si prepara a diventare un elemento chiave nella strategia di prevenzione dell’RSV per la stagione 2025-2026 e oltre. La sua facilità d’uso, con una sola dose indipendente dal peso, e la protezione prolungata lo rendono uno strumento prezioso per pediatri e genitori.

Questo sviluppo rappresenta un esempio concreto di come la ricerca biomedica possa tradursi in soluzioni pratiche per proteggere la salute dei più vulnerabili, aprendo nuove speranze per migliaia di famiglie che ogni anno si trovano ad affrontare le complicanze dell’infezione da RSV.